sabato 6 marzo 2010

PANAHI, LA VOCE DELLA SPERANZA

Pochi giorni fa è stata pubblicata la notizia dell' arresto del regista Iraniano Jafar Panahi.
Leone d' Oro a Venezia con IL CERCHIO. Sconcerta sapere che possa ancora accadere, 
nel mondo, un fatto simile. Le voci degli artisti hanno sempre influenzato l' opinione, hanno
sensibilizzato le coscienze di chi, inghiottito dal vortice della vita, non riesce a "vedere".
Questi artisti non possono essere ingabbiati, messi a tacere. Sono la voce del cambiamento,
della speranza e della voglia di un mondo, se pur utopico, diverso. 
Panahi stava realizzando un documentario sulle proteste avvenute il giugno scorso, materiale sicuramente scomodo per l' attuale governo perchè contenente l' immagine di Neda Agha Soltan, la ragazza uccisa durante la rivolta con un colpo in testa e questa, avrebbe sicuramente indignato nuovamente la società civile.
Questo avvenimento non deve infondere una meschina solidarietà, ma deve servire per 
far accrescere in noi la speranza che l' immagine e il racconto hanno ancora un 
potere rivelatore... 

Massimo Spada




 


NEDA AGHA SOLTAN 



2 commenti:

  1. Onore a Panahi e a tutti i registi e artisti in generale che lottano per la libertà d'espressione. È sempre una questione complessa e parlare di libertà in paesi come l'Iran. Ovviamente non si possono guardare certe realtà con gli occhi della nostra cultura, perchè ci appaiono intollerabili. Bisogna cercare di calarsi in quella società, nella sua storia per capire come si è evoluta e cosa guida le culture così diverse dalla nostra occidentale. Rimane però, secondo me, il fatto innegabile che a prescindere dal tempo e dalla società in cui ci si trovi, dovunque l'individuo non abbia libertà d'espressione, siamo di fronte ad una società che smarrisce il suo compito e i suoi fini, se la vita entro un contesto sociale deve essere solamente una limitazione forse è meglio non avere alcuna società, e vivere ognuno per sè.

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  2. Chi sa se il regista iraniano Jafar Panah sa qualcosa del montaggio del cortometraggio girato in località Conegliano il 24/8/09.Ma, chissà....

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